Ora che i fiori adornano le viti, nei campi si sta continuando a lavorare alla potatura verde.
Per ottenere i grappoli di qualità che si trasformeranno nei nostri vini d’eccellenza, è infatti necessario eliminare da ogni pianta tutto ciò che potrebbe disperdere i nutrienti o favorire l’insorgere di malattie o parassiti, soprattutto in anni come questo, in cui il brutto tempo rende la crescita di tante piante sane un po’ più complicata.
Nel periodo primaverile-estivo, proprio per questo, effettuiamo varie operazioni di potatura:
- la Spollonatura, ovvero la rimozione dei germogli cresciuti nel legno vecchio (chiamati “polloni”) e lungo il fusto (“succhioni”) per evitare che sottraggano nutrimento ai grappoli migliori;
- la Scacchiatura, ovvero l’eliminazione dei germogli che sono invece in soprannumero e darebbero grappoli senza valore per la produzione del vino (questo tra l’altro sfoltisce la chioma mantenendo la pianta più sana);
- la Cimatura, ovvero la rimozione dell’apice vegetativo che permette di contenere lo sviluppo della chioma e favorire la corretta maturazione dei grappoli;
- infine la Sfogliatura, ovvero l’asportazione di alcune foglie basali nella zona del grappolo per mantenere una vite sana e combattere l’insorgere di funghi.
Queste operazioni vengono fatte in primavera e in estate, ma la crescita della vite richiede grande cura e professionalità durante tutto l’anno. Per ottenere vini di qualità così elevata è infatti fondamentale intervenire al meglio aiutando la pianta in ogni stagione.
Sarà poi la vite a ricambiare tutti i nostri sforzi con i suoi preziosi frutti.