Le nuvole corrono veloci sopra l’orizzonte e i raggi del sole cadono inclinati sul vigneto della tenuta.
L’autunno è arrivato e la vendemmia è finita.
Con essa si chiude il periodo dell’anno in cui il nostro sguardo è concentrato sui grappoli, e il nostro lavoro è finalizzato alla migliore crescita dei frutti della nostra terra. Terra che quest’anno ci ha riempito di orgoglio perché ha regalato un raccolto di eccezionale qualità. È stato un lavoro duro e una grande festa, un’occasione d’incontro per tutti coloro che vivono e lavorano in campagna, un’opportunità per constatare ancora la grandezza di certe piccole cose della natura. Non sempre i raccolti vanno così bene, e per questo la fine dell’estate porta con sé un senso d’attesa e un’emozione tipica di quando viene fatto il bilancio di tanto lavoro. Emozione che è anche impazienza per l’inizio della seconda parte del lavoro.
La vendemmia è infatti il momento di passaggio per eccellenza nella produzione del vino: si porta l’uva dall’esterno dei vigneti all’interno della cantina.
La cantina dove ancora una volta la professionalità torna ad essere determinante nella qualità finale del vino. La cantina dove si innesca l’ultima magia che realizza il sogno delle donne che nell’83 diedero inizio a tutto questo. Dopo la cura nella crescita delle uve, il lavoro nei campi si ferma, in attesa che le foglie cadano e giunga il momento della potatura, e arriva il momento di esprimere tutto lo spirito e la storia della tenuta, creando un prodotto ancora più speciale.
E così, con questo rituale che, come le stagioni si ripete ogni anno, si chiude un capitolo e se ne apre un altro, rinnovando in noi l’impegno a vivere ancora la tradizione di questa terra, e la passione per questo straordinario lavoro.
Ringraziamo Fabio Gubellini per le splendide fotografie.